Sono numerose le cosiddette “piccole Venezie”, ma l’unica che secondo me si avvicina a questa definizione è Bruges, nei Paesi Bassi.
Città potente dal Medioevo, è costruita con le tipiche case dei paesi nordici, che ti mettono allegria solo a guardarle, per quanto sono belle, alte, con i tetti spioventi, variamente colorate e a volte somiglianti ad un merletto. Molti dei suoi edifici furono costruiti dal XV° al XVIII° secolo. Fu una città commerciale molto importante, qui venivano prodotte e vendute le famose tele fiamminghe e gli artigiani divennero così influenti da far parte del consiglio comunale. Sorsero molte piccole ditte fiorenti e indipendenti e la città nel 1500 visse una vera e propria età dell’oro.Bruges cominciò poi a decadere per motivi vari, ma soprattutto per l’insabbiamento dei canali che la univano al mare il che rese i traffici difficoltosi.
E’ una città prettamente medioevale, molto ricca di verde, con un’atmosfera bellissima da scoprire, sia di giorno per i suoi magnifici colori, che di sera, quando si riflette nel sistema di canali che la attraversano creando dei riflessi meravigliosi.Bruges è dominata dal Beffroi o vedetta, una torre alta 83 metri che risale al 1200. Chi avesse voglia ( io non l’ho avuta a dire il vero) di salirne i 366 gradini, sarebbe ripagato , dicono, ma mi sa che è vero, da una vista impagabile sulla città e sulla pianura che la circonda. La torre contiene anche un delizioso carillon formato da 57 campane.
La città è un susseguirsi di piazze e strade bellissime delimitate da edifici suntuosi, con la facciata piena di guglie e ornamenti e colori vivaci. Il Beffroi domina la piazza Maggiore dove hanno sede alcuni bellissimi edifici come il Palazzo Provinciale e il palazzo delle Poste che sono neogotici, ma si inseriscono alla perfezione nel contesto urbano. Dove ora si trova il Palazzo Provinciale , era il mercato marittimo dove giungevano le navi dopo aver attraversato il sistema di canali che le univa al mare.
Dietro il Palazzo Provinciale troviamo il meraviglioso municipio ornato di guglie e di statue che hanno sostituito quelle originali e le facciate che sembrano una trina . All’interno la sala concistoriale è affrescata con motivi che rappresentano le vicende storiche della città. Alla destra del Municipio si trova la cripta di s. Basilio, romanica e sopra questo edificio la cappella del Santo Sangue, che contiene una preziosa reliquia proveniente da Gerusalemme, custodita in un capolavoro di reliquiario, d’oro e pietre preziose. La reliquia viene portata in processione per la festa dell’ascensione.
Visitare questa città è entusiasmante, ma il modo più suggestivo di percorrerla è attraverso i canali con delle piccole imbarcazioni.Percorrendo la Bline Ezelstraat, vediamo il Notariato , esempio tipico di arte rinascimentale fiamminga, pieno di colonnine e ornamenti un po’ ridondanti, ma bellissimo e finalmente troviamo il sistema dei canali che attraversano Bruges .Arriviamo al molo dei Pietrai e al molo Verde, dove ci sono paesaggi di una bellezza incomparabile. Quando sono andata io, non c’erano le macchine digitali e ho consumato un numero inverecondo di rullini.Dal Molo del Rosario si ha una vista meravigliosa col Beffroi sullo sfondo. Proseguendo troviamo il molo di s. Nepomuceno, chiamato così per la statua omonima dedicata all’arcivescovo di Praga che era anche il confessore della regina Giovanna e che fu affogato per non voler tradire il segreto della confessione.Di fronte troviamo la cosiddetta “casa spagnola”, perché in essa abitò un borgomastro spagnolo; dalla fine del XV° secolo, molti spagnoli si trasferirono in questa città per sfuggire all’Inquisizione.
In uno slargo ameno e delimitato da case coperte di edera, si trova il DiJver, dove ogni fine settimana viene allestito una specie di mercatino di robivecchi. Lì vicino si ha l’entrata al museo Groenige, che ospita una favolosa collezione di maestri fiamminghi, i cosiddetti “Primitivi”, che , nonostante il nome, furono dei veri rivoluzionari per il modo in cui trattavano la luce e il colore e il gusto dei particolari.
Continuando la nostra passeggiata troviamo arriviamo al palazzo dei signori Gruuthuse, mercanti che si arricchirono con la vendita del “ gruut”, un miscuglio di spezie che serviva ad insaporire la birra. Luigi di Gruuthuse era un mecenate e collezionava manoscritti. Adesso il palazzo è sede di un museo di storia.
Subito dopo troviamo la chiesa di Nostra Signora che contiene i monumenti funebri di Maria di Borgogna e di suo padre Carlo il “ Temerario”.Qui si trova anche un’opera di Michelangelo, una vergine in marmo, donata alla città da un personaggio eminente dell’epoca.
Proseguendo il nostro giro troviamo l’antico ospedale di S. Giovanni , in cui i religiosi che vi dimoravano, si prendevano cura degli ammalati e soccorrevano i viandanti poveri. In questo luogo esiste un’antica farmacia e un museo situato nelle sale che accoglievano i malati.
Altro monumento di rilievo è il Beghinaggio principesco, dove donne nobili, ma non sposate vivevano insieme, senza però prendere i voti.Adesso è abitato da suore benedettine.
C’è poi la casa dell’addetto alla chiusa che collega i canali della città vecchia con il “lago dell’Amore”, popolato da cigni, divenuti un simbolo della città di Bruges; dal lago si può raggiungere Gand attraverso un altro canale.
Non dimenticate di acquistare un qualche merletto dalle trinaie, che con un po’ di fortuna, potete anche veder lavorare ( come vedete l’affinità con Venezia continua). Il cibo è dignitoso, per essere un paese nordico e quindi avete tutto a favore di un viaggio in questa città suggestiva e originale che può essere visitata con qualunque clima. Per gli incorreggibili romanticoni si può anche noleggiare una carrozza con i cavalli e visitare la città in quest’altro modo.
Rahima
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